Eccoci di nuovo qui, come ogni giovedì,
giorno casualmente scelto per il debutto di EroScordata e ora nostro
alleato.
Giovedì in onore del potente Giove.
Non vi nascondiamo che
abbiamo pure pensato di barattarlo con Venerdì, in onore alla dea
Venere e più consono al progetto, ma la casualità nella nostra
esistenza la fa di gran lunga da padrona e tra antica superstizione e
il Caso, appunto, abbiamo deciso di tenerci Giove.
Non temete, questo interessantissimo
argomento sulla scelta del giorno della settimana finirà con questa
frase.
Giove però ci aiuterà con l'oggetto
dei desideri che stiamo per presentarvi.
EroScordata è lieta di annunciare la
T-Shirt più cool del momento.
L'unica maglietta sulla faccia della
terra che una volta indossata è in grado di rendere il seno a
scomparsa, ah no scusate, è l'indossatrice carente.
Una T-shirt che non vi stancherete mai
di indossare, adatta a qualsiasi situazione conviviale, festa
patronale, insurrezione di piazza, esami, file alle poste, al mare e
in montagna. Dalla Sardegna all'estremo Oriente, grazie alla grafica
esplicita e alla speciale serigrafia con ingrediente segreto, potrete
essere sicur* di vivere strabilianti avventure.
Alla modica cifra di soli 15 € una
T-shirt che non finirà mai di stupirvi.
Non ci fidiamo degli effetti del caldo
sui neuroni e ricapitoliamo:
T-shirt EroScardata 15€
Avremmo potuto scrivere di meglio. Il
problema, però, è da rintracciare nei cantieri edili che durante
l'estate affollano Cagliari, come le mosche su quella roba marrone.
Siamo scappate da casa di una per trovar ristoro a casa dell'altra,
ma la piaga dilaga. Così tra la sveglia presto, il cervello in
pappa, la confusione creata dai rumori e dalle grida di codesti
signori muratori abbiamo partorito quanto avete letto.
Scusate, ripariamo subito con una
poesia
Magnificenza dei tessuti
di Renée Vivien
Sfuma la tua bellezza sotto il peso
delle stoffe,
più soffici dei flutti, più solenni
delle strofe.
Hanno il ritmo e la carezza dei mari,
e il loro fremito s'accorda al bianco
fremito delle carni.
Rivesti il viola delle pianete antiche,
trapuntato dal lampo degli ori
indissolubili.
L'incenso calma ancora le loro pieghe
religiose;
amano i Puri e i Silenziosi.
Evoca, Oceanide dalle cangianti
pupille,
il verde glauco dove trema la schiuma
delle trine.
Un tempo la gravità del velluto si
piegò
sui tuoi seni di papavero e magnolia.
Il freddo raso, dove si dissimula la
linea,
grigio come l'ulivo in fiore del
crepuscolo,
e la moire, simile al sonno dello
stagno,
dove ristagnano i gigli verdi e i
riflessi di sangue,
la galaverna e la nebbia dei pallidi
ricami,
dove le tessitrici hanno tramato i loro
sogni,
ornarono sapientemente la tua sapiente
lascivia
e il tuo corpo, dove la voglia ha
lasciato il suo tepore.
Risuscita per me il luminoso corteo
di visioni, e sii l'arcobaleno e la
neve,
sii l'onda, o il fiore dei boschetti
muschiosi,
o Loreley, secondo il colore dei
tessuti.
I miei sogni canteranno nell'ombra
delle stoffe,
più soffici dei flutti, più solenni
delle strofe.
Vi abbiamo mentito, il primissimo post
fu di lunedì.
Buona Bava a tutt*